a cura di Milena Galeoto
Estratti di vita dell'autrice e illustratrice Tove Jansson da "Tove Jansson museum och levnahistoria" e suoi personaggi Moomin che la resero celebre.
Tove Jansson - Photo, Per Olov Jansson. |
Tove insieme al padre |
La
casa e lo studio, il lavoro e la famiglia hanno caratterizato l’infanzia di Tove e
dei fratelli minori. Nel corso della quale, hanno seguito costantemente i
lavori artistici dei loro genitori: tanto che Tove si è formata come artista e
fumettista, fin da subito. Per Olov (nato nel 1920) come fotografo e Lars
(nato nel 1926) come fumettista. Ma oltre all’intenso ritmo di lavoro, i suoi
genitori organizzavano feste e mostre estemporanee nel loro studio.
Tove e sua madre |
I
membri della famiglia Jansson si sostenevano a vicenda, s'impegnavano tutti per
lo stesso obiettivo e le parole chiave erano: libertà, responsabilità e
lealtà alla famiglia.
La sua famiglia |
La
carriera di Faffan è andata avanti e indietro, tra vittorie e delusioni.
Come
molti altri scultori di talento in quel momento anche Faffan venne oscurato dal
successo
dello scultore Wäinö Aaltonen . Così era Ham a portare gli introiti economici e
il successo in famiglia grazie al suo lavoro di illustratrice, molto richiesta
Ham
era una donna indipendente che lavorava fuori casa, ma più di tutto, era una
madre e una moglie. La responsabilità per la famiglia - e soprattutto l'amore
per la famiglia – erano uno dei motivi della nascente carriera artistica di
Tove. Ham era esausta del carico di lavoro così condivideva le sue mansioni con
la figlia 14enne.
Ham
divenne quindi una maestra importante per Tove come illustratrice, aprendole la
strada a editori e redattori.
Durante
il suo primo anno di studio a Stoccolma Tove scrisse:
"Devo essere un’artista per il bene della famiglia."
Tove Jansson nel 1956 - Photo: Reino Loppinen |
Nel
1947 Tove elaborò i suoi primi libri con uno dei suoi motti principali:
"Labora et amare" / Lavorare e amare.
I
membri della famiglia Jansson hanno sempre collaborato insieme nelle opere
pubblicate, la madre curava le copertine, il fratello Lars contribuiva come
disegnatore di fumetti e Per Olov come fotografo per documentare la carriera
della sorella.
I Mumin come la sua famiglia
Mumin
La stessa autrice racconta che i suoi personaggi Mumin fecero la prima comparsa sul muro del loro cottage estivo, in seguito ad una discussione fra lei ed il fratello Per Olov che commentavano a turno, scrivendo su una parete dell'abitazione. Un giorno il fratello scrisse una citazione filosofica, così l'autrice, non sapendo più cosa ribattere, disegnò la creatura più brutta che potesse disegnare: un piccolo, furente troll con un lungo naso e il corpo simile a quello di un ippopotamo, che chiamò «Snork». Qualche anno dopo Snork comparve accanto alla firma con cui Jansson siglava le vignette e i fumetti che pubblicava nei giornali finlandesi: non era più arrabbiato, e anche il suo naso era diventato più piccolo. Nel 1945 Snork cambiò nome in «Mumin», in ricordo del troll dispettoso che lo zio diceva abitasse nella cucina di casa, e Jansson lo rese protagonista del suo primo romanzo per bambini: "Mumin e la grande onda", in cui comparve assieme a Mamma Mumin. A questo seguirono otto libri, popolati da altri personaggi come Papà Mumin, Grugnina, Tabacco, i Fungarelli e tanti altri, amati dai lettori di tutto il mondo.
I
Mumin Vivono in pace e in armonia nella Muminvalley, situata nella
foresta finlandese. La loro casa è aperta a tutti e ogni lavoro viene tramutato
in gioco: i piatti si lavano in mare inseguendo le ciotole tra le onde e il
pavimento si pulisce danzando con stracci legati ai piedi. Sono ingenui e
curiosi e si lasciano trasportare dagli eventi in numerose avventure con atmosfere
surreali e piene d’inventiva.
Ci
sono molte similitudini tra la famiglia di Tove Jansson e i suoi
personaggi:
Mamma
Mumin ad
esempio, è una figura così importante, che ha molte caratteristiche in comune
con la madre di Tove Jansson. Moglie e madre esemplare, composta e gentile, si
esprime sempre in maniera pacata e non prevarica mai nessuno, per quanto
atteggiamenti e scelte possano sembrarle sbagliati: è dell'opinione che
ciascuno debba rendersi conto da sè dei propri errori.
Papa
Mumin,
a cui è dedicato un intero libro (Le memorie di Papà Mumin), è forte e
autorevole, fonte di saggezza per tutta la famiglia. Non si muove mai senza il
suo elegante cilindro nero.
Anche se il
protagonista è Troll Mumin, timido e pauroso ed un tantino permaloso, ma
molto amichevole. Si trova coinvolto in avventure che spesso non cerca nemmeno,
ma le affronta in compagnia cercando di venirne fuori sano e salvo!
Nel primo
libro nasce la rigogliosa valle nel corso di un grande alluvione che può
rappresentare un po’ il periodo burrascoso di guerra che ha vissuto la
stessa autrice.
Durante
un'intervista nel 1952, disse la Jansson che in fondo era una pittrice
ma durante la guerra nei primi anni '40 si sentiva così disperata che ha
iniziato a scrivere storie. "E 'stata davvero una fuga dalla realtà in un
mondo fittizio, quello dei Mumin. Infatti, pare che la storia della Cometa, che
quasi distrugge la Valle dei Mumin, sia stata scritta dopo l’esplosione delle
due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
Dopo il
successo dei romanzi, Tove Jansson adattò a fumetti il secondo romanzo della serie, Caccia
alla cometa, per un giornale svedese. Quest’opera fu notata dal quotidiano
inglese «Evening News» che le chiese di creare nuove storie dei Mumin da
pubblicare nella forma di una striscia al giorno. Tove accettò e nel 1954 venne
pubblicata Mumin e i briganti, prima delle ventuno storie realizzate,
spesso con l’aiuto del fratello Lars per quello che riguarda la stesura dei
testi e la loro traduzione in inglese; sarà sempre Lars a occuparsi anche del
disegno della striscia dal 1959 al 1975, dopo che la sorella aveva deciso di
non realizzare più la versione a fumetti a causa dei troppi impegni. Nel 1970
uscì l’ultimo romanzo dei Mumin, Novembre nella valle dei Mumin. In
quello stesso anno morì la madre di Tove e, come lei stessa dichiarò, da allora
non se la sentì più di raccontare storie per bambini.
I
mumin divennero cosi famosi da essere tradotti in 38 lingue e hanno raggiunto
l'apice del loro successo, negli anni 90, grazie a una serie animata giapponese
(in Italia fu trasmessa da un’ emittente televisiva lombarda
"Telenova" nel maggio 2004).
Pubblicazioni
in Italia
Caccia alla cometa (1946) - Salani (2002)
Il cappello del Grande Bau (1948) - Salani (1990)
Le memorie di Papà Mumin (1950) – Salani (2007)
Magia di mezza estate (1954) - Salani (1990)
Magia d'inverno (1957) - Salani (1992)
Racconti dalla valle dei Mumin (1962) - Salani (1995)
Il cappello del Grande Bau (1948) - Salani (1990)
Le memorie di Papà Mumin (1950) – Salani (2007)
Magia di mezza estate (1954) - Salani (1990)
Magia d'inverno (1957) - Salani (1992)
Racconti dalla valle dei Mumin (1962) - Salani (1995)
E adesso che succede ? (1952) - Salani (2003)
Piccolo Knitt tutto solo (1960) - Salani (2003)
I libri a fumetti
Mumin e i briganti, Firenze, Black Velvet Editrice, 2010.
Le follie invernali di Mumin, Firenze, Black Velvet Editrice, 2011
Mumin e i marziani, Firenze, Black Velvet Editrice, 2011
Per approfondire:
LE FOLLIE INVERNALI DI MUMIN
IL MONDO DEI MUMIN
NEL BOSCO DEI MUMIN
L'autrice
ha anche scritto diversi libri per adulti, pubblicati in Italia dalla casa
editrice Iperborea
In teoria, i primi 26 episodi vennero trasmessi su Italia 1 nel 1994, poi vennero replicati nel 2004 da Telenova (emittente lombarda), Super 3 (emittente romana) e successivamente dai canali satellitari JimJam e DeaKids nel 2009.
RispondiEliminahttps://www.antoniogenna.net/doppiaggio/anim/moominland.htm
Ufficialmente esistono 78 episodi doppiati in italiano, ma esiste anche una seconda stagione di altri 26 episodi, purtroppo rimasta inedita da noi.
Qui potete trovare i sopracitati 78:
https://www.dailymotion.com/playlist/x4ubqx